La buona scuola? Si dia ai ragazzi la possibiltà di scegliersi ogni singolo docente (e non il corso)

Sono un'insegnante in pensione.
Conosco bene i problemi del settore: nei lunghi anni trascorsi fra le mura di una scola media ho visto tanti colleghi, bravissimi, diligenti, volenterosi e motivati che hanno speso tutte le loro energie per contribuire ad una crescita armonica dei loro allievi, ma so bene che anche fra i docenti c'è qualche “pecora nera”.
Ho visto colleghi che abbandonavano ripetutamente le classi (magari lasciandoli con la sorveglianza di un bidello o più semplicemtente del “capo-classe”) con le scuse più svariate,(erano impegnati per fare l'orario, per programmare le gite d'istruzione, per assolvere funzioni di “vice-preside” o altro), e con l'aggiunta che costoro percepivano anche un compenso aggiuntivo per le cose che facevano abbandonando le classi!....
A volte però, mi è capitato di osservare che, anche qualche docente ben presente, faceva lezione in modo molto, molto discutibile.
Vi porto come esempio-tipo, un collega di lettere che ha come metodo d'insegnamento questo sistema: sia che si tratti di storia, di geografia, narrativa o altro, lui fa sempre e comunque aprire il libro di testo e dice ai ragazzi di cominciare la lettura del brano giornaliero. Ad ogni punto tocca leggere al compagno che gli è successivo nella fila dei banchi, senza bisogno che sia lui a dare altri ordini... Dopo 10-15 minuti, gli scappa sistematicamente e con urgenza un bisogno che lo spinge ad abbandonare la classe; il fatto è talmente ricorrente che c'è già un piccolo allievo, più diligente e bravino degli altri, che continua a seguire la lettura al posto del suo “docente”....
Che lezione è questa?
... E visto che un tale sistema d'insegnamento dura per molte ore la settimana (la cattedra d'italiano è la più corposa) e per tutto il ciclo di studi, che beneficio culturale ne possono ricevere i ragazzi?
Aggiungo che un soggetto del genere tende ad alzare di molto i voti creando notevoli problemi nella valutazione complessiva e nella gestione dei Consigli di classe.
Allo stesso modo ho visto docenti di Tecnologia che lavoravano in modo molto discutibile, adagiandosi su esercitazioni di disegno tecnico e qualche nozione teorica e trascurando totalmente ogni forma di laboratorio.
Chi conosce un po' il problema sa che, nel corso degli anni questa materia ha cambiato, a seguito delle varie riforme, nome e programmi più volte, ma sostanzialmente é rimasta sempre una materia tecnica, il cui programma, per essere svolto compiutamente, ha bisogno di esercitazioni di laboratorio di vario tipo (non solo infornatica), oltre al disegno tecnico già menzionato, e ad altre attività culturali finalizzate alla conoscenza dei materiali e di vari settori del mondo tecnologico.
I”docenti” fasulli di questo tipo non sono molti, ma si trovano sparsi in ogni consiglio di classe e succede così che, come un piccolo bicchiere di acqua sporca può inquinare una grande quantità di acqua eccellente, anche un corso in cui lavorano tanti bravissimi professionisti, può essere mortificato da uno solo di costoro.
Ad un tale problema non c'è mai stata una valida soluzione: non servono gli ispettori, non serve un preside vigile e attento, né può essere utile un qualunque tipo di valutazione o di incentivo da parte dei presidi, che, al contrario, hanno già utilizzato in passato (quando c'era la qualifica di valutazione a fine d'anno per i docenti) tale arma per promuovere o mortificare persone che avevano orientamento religioso, politico o di altro tipo che loro potevano condividere o meno.
Aumentando un tale potere ai presidi, come è stato giustamente denunciato, si può creare solo un'altra occasione per tangenti, corruzione e malaffare.
L'unica vera soluzione, a mio parere, è quella di far scegliere per l'educazione e la formazione dei propri pargoli, i diretti interessati: i genitori e, man mano che crescono gli alunni.
Oggi la scelta, nei limiti del possibile, già c'è, ma ci si limita alla scelta del corso; succede così che, quando è possibile, ci si accontenta del meno peggio: più o meno si guarda alla validità dei prof. che hanno più ore di lezione per classe e s'ingoia il rospo di qualche altro che invece si vorrebbe evitare.
Il problema si potrebbe risolvere davvero, se si superasse la logica della divisione degli alunni per corsi : A,B,C. ecc, ma si raggruppasse i docenti per materie ed aree affini e complementari:
- area linguisticao-espressiva,
- area tecnico-scientifica,
- area artistico musicale
- area ginnico sportiva...
dando ad ognuna di queste aree degli spazi ben definiti in modo che gli alunni non stiano fermi sempre nella stessa classe ma si spostino per andare alle lezioni dei loro docenti (finalmente scelti!) negli spazi dove questi si trovano, (più o meno come si spostano quando vanno in palestra per la ginnastica).
Con un sistema scolastico di questo tipo, certamente resterebbero fuori da ogni cattedra anche coloro che, per un motivo o per l'altro, sono sistematicamente assenti dal loro posto di lavoro e per i quali c'è bisogno sempre di supplenti ... In questi casi, senza ledere i diritti sacrosanti di ciascuno, dovrebbe essere il preside (oggi si chiama Dirigente scolastico) a dare a costoro altre mansioni di supporto all'insegnamento.... e in una scuola non mancano: ci sono biblioteche da sistemare e gestire, laboratori da curare, alunni con handicap che hanno bisogno di tante e varie attenzioni....
Al contrario i docenti degni di tale nome, che si fanno apprezzare e sono molto richiesti dagli utenti, se davvero ci fosse la volontà di gratificarli, potrebbero avere un riconoscimento extra al loro stipendio di base, allo stesso modo come i medici di base guadagnano di più o di meno a seconda del numero di pazienti che vanno alla Asl per sceglieri come loro medico....
Meglio di così!
Il problema, come si vede, si potrebbe risolvere in modo semplice, senza grandi spese accessorie, se si volesse... se davvero si volesse... ma questo nessuno lo vuole veramente, tanto è vero che ad ogni Governo che cambia c'è sempre una riforma della scuola in agguato.... perché la verità è che la scuola, come la RAI ed ogni mezzo d'informazione e formazione, viene utilizzata dai nostri politici per propri scopi di dominazione di masse e orientamento politico, religioso e di ogni tipo.
Angelina Stanziano
Con un sistema scolastico di questo tipo, certamente resterebbero fuori da ogni cattedra anche coloro che, per un motivo o per l'altro, sono sistematicamente assenti dal loro posto di lavoro e per i quali c'è bisogno sempre di supplenti ... In questi casi, senza ledere i diritti sacrosanti di ciascuno, dovrebbe essere il preside (oggi si chiama Dirigente scolastico) a dare a costoro altre mansioni di supporto all'insegnamento.... e in una scuola non mancano: ci sono biblioteche da sistemare e gestire, laboratori da curare, alunni con handicap che hanno bisogno di tante e varie attenzioni....
Al contrario i docenti degni di tale nome, che si fanno apprezzare e sono molto richiesti dagli utenti, se davvero ci fosse la volontà di gratificarli, potrebbero avere un riconoscimento extra al loro stipendio di base, allo stesso modo come i medici di base guadagnano di più o di meno a seconda del numero di pazienti che vanno alla Asl per sceglieri come loro medico....
Meglio di così!
Il problema, come si vede, si potrebbe risolvere in modo semplice, senza grandi spese accessorie, se si volesse... se davvero si volesse... ma questo nessuno lo vuole veramente, tanto è vero che ad ogni Governo che cambia c'è sempre una riforma della scuola in agguato.... perché la verità è che la scuola, come la RAI ed ogni mezzo d'informazione e formazione, viene utilizzata dai nostri politici per propri scopi di dominazione di masse e orientamento politico, religioso e di ogni tipo.
Angelina Stanziano
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