Scuola pubblica nell’otto per mille: svolta storica o fuoco di paglia?
30 set 2011

La notizia che arriva dalla Camera dei deputati è di quelle che lasciano sperare.
Forse la fonte di maggior reddito per la Chiesa cattolica, il famigerato meccanismo dell’otto per mille che le consente, con i soldi dei contribuenti, di dare sostentamento al clero, curare l’edilizia di culto ed evangelizzare il popolo italiano, è da mettere in soffitta.
Già da tempo sono in molti: laici, atei ed anche alcuni cattolici, che si battono per la modifica della legge sulla ripartizione dell’otto per mille del gettito Irpef, evidenziando l’ingiustizia di un meccanismo a dir poco diabolico grazie al quale la Chiesa cattolica, e per essa la Cei, pur essendo destinataria solo del 34,57% delle scelte effettive dei contribuenti in suo favore, (quanto pecorame!)images.jpg riceve l’87.25% dell’intera quota dell’otto per mille (dati delle dichiarazioni dei redditi 2001).
Questo avviene perché nello stabilire le percentuali di ripartizione, gli astenuti non vengono presi in considerazione (nel 2001 sono stati il 60,38%) e la torta viene ripartita secondo le percentuali raggiunte tra quelli che hanno votato.
...E su un 39,62% di votanti, la Chiesa con il suo 34,57% di preferenze rappresenta appunto l’87,25% del totale (seppur relativo) e si aggiudica analoga porzione del gettito, per una somma che si aggira attorno al miliardo di euro ogni anno.
Le quote restanti quindi sono assegnate per un 10,28% allo Stato e per un 2,47% alle altre cinque confessioni religiose che hanno stipulato una intesa con lo Stato recepita dal Parlamento.
C'è da aggiungere che, anche quella piccola quota che i contribuenti, non allineati con alcuna associazione religiosa, affidano allo Stato Italiano, di fatto i vari Governi (e prima fra tutti quello di Berlusconi) hanno stornato in massima parte alla Chiesa cattolica, togliendo, di fatto, il diritto ai laici, di essere LAICI.
La modifica o addirittura abrogazione della legge sull’otto per mille appare, attualmente, una impresa talmente ardua da far tremare le vene ai polsi, anche per una presunta copertura concordataria garantita alla legge n.222 del 1985 dall’accordo Casaroli-Craxi, che la renderebbe immune sia ad attacchi referendari sia a modifiche non preventivamente concordate con la Santa Sede; e infatti ultimamente,
a parte i Radicali e la nuova formazione Democrazia Atea,
pochi, anche tra le associazioni di atei ed agnostici, mettono nei propri programmi l’attacco alla legge e all’accordo da cui deriva.
In definitiva, poter disporre di quell'8 per mille per migliorare l'attuale mortificatissima Scuola Pubblica Italiana, appare, realisticamente, la strada più a portata di mano... ma si riuscirà ad ottenere almeno questa possibilità dai nostri governanti così gavemente impecoriti ed asserviti al clero cattolico?Gregge.jpg
Speriamo bene...
http://www.cronachelaiche.it/2011/09/scuola-pubblica-nellotto-per-mille-svolta-storica-o-fuoco-di-paglia/
di Giuseppe Ancona
30 set 2011

La notizia che arriva dalla Camera dei deputati è di quelle che lasciano sperare.

Forse la fonte di maggior reddito per la Chiesa cattolica, il famigerato meccanismo dell’otto per mille che le consente, con i soldi dei contribuenti, di dare sostentamento al clero, curare l’edilizia di culto ed evangelizzare il popolo italiano, è da mettere in soffitta.

Già da tempo sono in molti: laici, atei ed anche alcuni cattolici, che si battono per la modifica della legge sulla ripartizione dell’otto per mille del gettito Irpef, evidenziando l’ingiustizia di un meccanismo a dir poco diabolico grazie al quale la Chiesa cattolica, e per essa la Cei, pur essendo destinataria solo del 34,57% delle scelte effettive dei contribuenti in suo favore, (quanto pecorame!)images.jpg riceve l’87.25% dell’intera quota dell’otto per mille (dati delle dichiarazioni dei redditi 2001).
Questo avviene perché nello stabilire le percentuali di ripartizione, gli astenuti non vengono presi in considerazione (nel 2001 sono stati il 60,38%) e la torta viene ripartita secondo le percentuali raggiunte tra quelli che hanno votato.
...E su un 39,62% di votanti, la Chiesa con il suo 34,57% di preferenze rappresenta appunto l’87,25% del totale (seppur relativo) e si aggiudica analoga porzione del gettito, per una somma che si aggira attorno al miliardo di euro ogni anno.

Le quote restanti quindi sono assegnate per un 10,28% allo Stato e per un 2,47% alle altre cinque confessioni religiose che hanno stipulato una intesa con lo Stato recepita dal Parlamento.

C'è da aggiungere che, anche quella piccola quota che i contribuenti, non allineati con alcuna associazione religiosa, affidano allo Stato Italiano, di fatto i vari Governi (e prima fra tutti quello di Berlusconi) hanno stornato in massima parte alla Chiesa cattolica, togliendo, di fatto, il diritto ai laici, di essere LAICI.
La modifica o addirittura abrogazione della legge sull’otto per mille appare, attualmente, una impresa talmente ardua da far tremare le vene ai polsi, anche per una presunta copertura concordataria garantita alla legge n.222 del 1985 dall’accordo Casaroli-Craxi, che la renderebbe immune sia ad attacchi referendari sia a modifiche non preventivamente concordate con la Santa Sede; e infatti ultimamente,
a parte i Radicali e la nuova formazione Democrazia Atea,
pochi, anche tra le associazioni di atei ed agnostici, mettono nei propri programmi l’attacco alla legge e all’accordo da cui deriva.
In definitiva, poter disporre di quell'8 per mille per migliorare l'attuale mortificatissima Scuola Pubblica Italiana, appare, realisticamente, la strada più a portata di mano... ma si riuscirà ad ottenere almeno questa possibilità dai nostri governanti così gavemente impecoriti ed asserviti al clero cattolico?Gregge.jpg
Speriamo bene...
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