Il parlamento più laico da decenni a questa parte
Bisogna tornare agli anni Settanta per trovare un parlamento così laico. Quantomeno sulla carta.
Se il parlamento uscente si caratterizzava per una maggioranza clericale, quello entrante dovrebbe finalmente essere in grado di realizzare quantomeno quelle leggi che il Paese attende da anni.
Il cambiamento del quadro politico può infatti essere letto anche sotto questa luce: al forte calo delle forze clericali di centrodestra e al flop di quel centro sostenuto con tanta premura dal Vaticano, si accompagna invece l’avanzata del centrosinistra e del Movimento Cinque Stelle.
Entrambi hanno presentato un programma laico, e i loro numeri in parlamento compensano abbondantemente l’eventuale indisponibilità dell’area del Pd assai sensibile alle istanze dei vertici cattolici.
«Per l’Italia è un’occasione unica per dotarsi finalmente di quelle leggi che il paese attende da anni», sostiene Raffaele Carcano, segretario Uaar: «unioni civili, testamento biologico, contrasto dell’omofobia, superamento della legge 40, piena attuazione della legge 194, sono provvedimenti che non possono più attendere».
Sono anche il minimo sindacale laico, da un punto di vista europeo.
Ma sono obbiettivi comunque importanti, e finalmente a portata di mano.
Purché i parlamentari non si facciano ancora una volta incantare dalle gerarchie ecclesiastiche e, per calcolo politico, non decidano di sacrificare tutto sull’altare della governabilità.

Bisogna tornare agli anni Settanta per trovare un parlamento così laico. Quantomeno sulla carta.
Se il parlamento uscente si caratterizzava per una maggioranza clericale, quello entrante dovrebbe finalmente essere in grado di realizzare quantomeno quelle leggi che il Paese attende da anni.

Il cambiamento del quadro politico può infatti essere letto anche sotto questa luce: al forte calo delle forze clericali di centrodestra e al flop di quel centro sostenuto con tanta premura dal Vaticano, si accompagna invece l’avanzata del centrosinistra e del Movimento Cinque Stelle.

Entrambi hanno presentato un programma laico, e i loro numeri in parlamento compensano abbondantemente l’eventuale indisponibilità dell’area del Pd assai sensibile alle istanze dei vertici cattolici.

«Per l’Italia è un’occasione unica per dotarsi finalmente di quelle leggi che il paese attende da anni», sostiene Raffaele Carcano, segretario Uaar: «unioni civili, testamento biologico, contrasto dell’omofobia, superamento della legge 40, piena attuazione della legge 194, sono provvedimenti che non possono più attendere».

Sono anche il minimo sindacale laico, da un punto di vista europeo.
Ma sono obbiettivi comunque importanti, e finalmente a portata di mano.

Purché i parlamentari non si facciano ancora una volta incantare dalle gerarchie ecclesiastiche e, per calcolo politico, non decidano di sacrificare tutto sull’altare della governabilità.

Comunicato stampa Uaar (basato sugli instant polls)
http://www.uaar.it/news/2013/02/25/parlamento-piu-laico-decenni-questa-parte/
http://www.uaar.it/news/2013/02/25/parlamento-piu-laico-decenni-questa-parte/
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