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Mario Monti il peggiore dei massoni e traditore del Popolo Italiano

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  • Mario Monti il peggiore dei massoni e traditore del Popolo Italiano

    Mario Monti… il peggiore dei massoni e traditore del Popolo Italiano
    Mario_Monti_2012.jpg
    La controrivoluzione massonica, inesorabile, catastrofica: il è progetto massonico mondiale, in italia, è continuato, anno dopo anno, con lo smantellamento pezzo a pezzo del welfare e delle tutele del lavoro, del settore pubblico, della scuola, della classe media, «per culminare con il governo Monti nel 2011 e con quel terribile tradimento bipartisan del popolo italiano (votato dal Pd di Bersani e dal centrodestra di Berlusconi, sotto lo sguardo vigile di Giorgio Napolitano, massone neoaristocratico affiliato alla “Three Eyes”), che fu l’introduzione dell’equilibrio di bilancio (supremo dogma neoliberista) nella Costituzione, che ci condanna per sempre al dissanguamento economico, almeno finché non verrà rimosso».
    Fu allora che Monti (anche lui, massone affiliato a una Ur-Lodge, la “Babel Tower”) si disse soddisfatto per aver distrutto la domanda interna.

    ……………. Continua …………..



    http://www.complottisti.info/ecco-i-...Sjzp-ZYdzW5TdE




    Leggi qui l'articolo completo: http://www.altadauniaaltosalento.it/...8221#post18221

  • #2
    Mario Draghi: un colossale verme massonico, traditore del popolo

    Mario Draghi: un colossale verme massonico, traditore del popolo

    L’eterno supervisore, Mario Draghi – ormai seduto sulla poltronissima della Bce – osservò ( a propsito dell'azione distruttrice condotta da monti, a capo del governo italiano) che tutto stava andando per il meglio: l’inaudito piano di sequestro della sovranità nazionale dei paesi europei a beneficio delle potentissime lobby finanziarie di Bruxelles procedeva a tappe forzate. Prima mossa: dare ossigeno alle banche ma non alle aziende, per indebolire l’Europa del Sud.
    Seconda: impedire agli Stati, attraverso il Fiscal Compact, di spendere a deficit per i propri cittadini, rilanciando l’occupazione. Obiettivo finale, testualmente: «Riforme strutturali per liberalizzare il settore dei beni e dei servizi e rendere il mercato del lavoro più flessibile».
    L’unica soluzione? Privatizzazione quel che ancora c’èra da razziare.
    Il declassamento dello Stato, secondo l’uomo che la Germania ha voluto alla guida della Bce, avrebbe assicurato più «equità» al sistema, aprendo spazi meno precari ai giovani attualmente privi di garanzie: per Draghi, la causa della disoccupazione non è stata la crisi mondiale della crescita, ma l’eccesso di tranquillità di chi invece il posto fisso ce l’ha (e se lo tiene stretto). Tutto da rifare: «Il modello sociale europeo è oggi superato», disse il super-banchiere di Francoforte. In una intervista al “Wall Street Journal”, l’ex dirigente strategico della Goldman Sachs gettò alle ortiche oltre mezzo secolo di “pax europea”, cresciuta al riparo del miglior sistema mondiale di welfare.
    D’ora in poi, ciascuno avrebbe dovuto lottare duramente, per sopravvivere, perché gli Stati – in via di smantellamento, neutralizzati con l’adozione della moneta unica da prendere in prestito a caro prezzo dalla Bce – non avrebbero più potuto garantire protezioni sociali: attraverso il Fiscal Compact, i bilanci sarebbero stati prima validati a Bruxelles e, dal 2013 in poi, nessuno Stato europeo avrebbe più potuto investire un euro per i propri cittadini, al di là della copertura del gettito fiscale.
    «Occorre dunque andare a fondo e guardare dietro la superficie per comprendere chi ci ha derubati della nostra ricchezza, chi ha tradito la Costituzione e ha svenduto la nostra vita e il nostro paese per arricchire un’élite spietata e immeritevole», conclude Patrizia Scanu.
    «Sarà la storia a giudicare questa sciagurata operazione di rapina ai danni di tutti noi, perpetrata sotto il nostro naso e sotto tutte le bandiere politiche, mentre i mass media compiacenti ci parlavano d’altro».
    Ora è il momento di aprire gli occhi: «La tragedia di Genova è un terribile monito per tutti noi», scrive la segretaria del Movimento Roosevelt: «O ci riprendiamo diritti, democraziae sovranità, oppure saremo schiavi per sempre».
    Non ci credete? Seguite i soldi: «Le incredibili concentrazioni di ricchezza e di potere che esistono adesso, ai livelli più alti del capitalismo, non si vedevano dagli anni Venti.
    Il flusso dei tributi verso i maggiori centri finanziari del mondo è stato stupefacente».
    Quello che però è ancora più stupefacente, aggiunge Scanu, è l’abitudine a trattare tutto questo come un semplice – e magari in qualche caso deprecabile – “effetto collaterale” della neoliberalizzazione.
    «La sola idea che questo aspetto possa invece costituire proprio l’elemento sostanziale a cui puntava la neoliberalizzazione fin dall’inizio – la sola idea che esista questa possibilità – appare inaccettabile».
    Certo, il neoliberismo «ha dato prova di molto talento presentandosi con una maschera di benevolenza, con parole altisonanti come libertà, indipendenza, scelte e diritti, nascondendo le amare realtà della restaurazione del puro e semplice potere di classe, a livello locale oltre che transnazionale, ma in particolare nei principali centri finanziari del capitalismo globale», afferma David Harvey. Ma, appunto, dire “neoliberismo” non basta, così come non bastano le espressioni élite, oligarchia, vero potere. Qui ci sono anche nomi e cognomi: quelli del gotha supermassonico reazionario. «Leggendo il libro di Magaldi, si possono trovare i nomi di tutti i politici italiani e stranieri coinvolti nella distruzione della democrazia in Europa». Così, chiosa Patrizia Scanu, «può esserci più chiaro quali responsabilità abbiano i rappresentanti del popolo (di destra, di centro e di sinistra) che abbiamo votato, ignari e in buona fede, per tanti anni». Ma possibile che Magaldi non sia stato querelato da nessuno? Assolutamente sì: lo rivela l’autore stesso.
    La “congiura del silenzio” è proseguita anche in Parlamento, dove la senatrice Laura Bottrici (M5S) ha inutilmente citato il libro di Magaldi, il 12 gennaio 2015.
    «La senatrice chiedeva conto a Giorgio Napolitano della sua affiliazione alla massoneria internazionale. Il che vorrà ben dire qualcosa…».



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