2.000 anni fa, al tempo di Gesù il Nazareno, i Romani uccisero sulla croce così tanti Ebrei che non bastò, per poterlo fare, il legname presente nella terra d'Israele.
Nella guerra giudaica pare che siano stati crocifissi ben 500 (cinquecento!) Ebrei al giorno.
Per il Romano Pilato, quindi, non aveva alcuna importanza che venisse crocifisso, con Gesù, un Ebreo in più o in meno.
... E la combriccola di Ebrei collaborazionisti, che pur di mantenere la loro posizione di privilegio, si abbassarono ad ogni e qualsiasi compromesso con i Romani invasori, diedero a Pilato la loro sporca mano omicida.
Il giorno della famosa crocifissione era un venerdì; la sera, al tramonto, secondo il calendario ufficiale redatto dalle autorità del tempio, sarebbero iniziate le festività pasquali.
Per questo motivo , l'uccisione dell'agnello pasquale, nel cortile dei sacerdoti, doveva aver luogo un po' prima che in ogni altro giorno della settimana, quindi non c'era tempo per fare a Gesù il Nazareno un processo regolare...
Sarebbe stato logico, data la situazione, che Caifa e i suoi aspettassero fino al termine della solennità Pasquale, prima di consegnare Gesù a Pilato, tenendo il prigioniero sotto sorveglianza durante la settimana della festa, ma il problema era che Gesù aveva troppi sostenitori nel popolo ebraico e, se si fosse dato loro il tempo di organizzarsi, c'era il rischio che si formasse una resistenza e che avesse luogo una sommossa popolare in risposta alla sua azione.
Affrettando i tempi, invece, ognuno si sarebbe dovuto piegare di fronte al fatto compiuto.
La massa semplice del popolo, quella gente che comunemente veniva definita 'am ha-arez e che, storicamente, era in contrapposizione con l'aristocrazia sadducea, stava dalla parte di Gesù... e fu tradita insieme a lui!
Quello che avvenne dopo si sa: Pilato consegnò Gesù alla soldatesca romana che lo flagellò selvaggiamente.
Essi erano spinti, nelle loro azioni, dall'odio e dalla derisione.
Schernirono il "re degli Ebrei", cioè, nella persona di Gesù, schernirono tutto il popolo ebraico, privato dei suoi diritti e oppresso.
...Gli gettarono addosso un mantello rosso da ufficiale e gli misero una corona di spine!
Come abbiano fatto gli Evangelisti a sapere tanti dettagli di quei gesti infami è un mistero, perché nessuno di loro era presente durante il pestaggio, ma è certamente probabile che, in qualche modo, gli stessi Romani si siano successivamente vantati di quella bravata e che il tutto sia diventato di pubblico dominio dopo.


Nella guerra giudaica pare che siano stati crocifissi ben 500 (cinquecento!) Ebrei al giorno.
Per il Romano Pilato, quindi, non aveva alcuna importanza che venisse crocifisso, con Gesù, un Ebreo in più o in meno.

... E la combriccola di Ebrei collaborazionisti, che pur di mantenere la loro posizione di privilegio, si abbassarono ad ogni e qualsiasi compromesso con i Romani invasori, diedero a Pilato la loro sporca mano omicida.

Il giorno della famosa crocifissione era un venerdì; la sera, al tramonto, secondo il calendario ufficiale redatto dalle autorità del tempio, sarebbero iniziate le festività pasquali.

Per questo motivo , l'uccisione dell'agnello pasquale, nel cortile dei sacerdoti, doveva aver luogo un po' prima che in ogni altro giorno della settimana, quindi non c'era tempo per fare a Gesù il Nazareno un processo regolare...

Sarebbe stato logico, data la situazione, che Caifa e i suoi aspettassero fino al termine della solennità Pasquale, prima di consegnare Gesù a Pilato, tenendo il prigioniero sotto sorveglianza durante la settimana della festa, ma il problema era che Gesù aveva troppi sostenitori nel popolo ebraico e, se si fosse dato loro il tempo di organizzarsi, c'era il rischio che si formasse una resistenza e che avesse luogo una sommossa popolare in risposta alla sua azione.

Affrettando i tempi, invece, ognuno si sarebbe dovuto piegare di fronte al fatto compiuto.

La massa semplice del popolo, quella gente che comunemente veniva definita 'am ha-arez e che, storicamente, era in contrapposizione con l'aristocrazia sadducea, stava dalla parte di Gesù... e fu tradita insieme a lui!

Quello che avvenne dopo si sa: Pilato consegnò Gesù alla soldatesca romana che lo flagellò selvaggiamente.
Essi erano spinti, nelle loro azioni, dall'odio e dalla derisione.
Schernirono il "re degli Ebrei", cioè, nella persona di Gesù, schernirono tutto il popolo ebraico, privato dei suoi diritti e oppresso.
...Gli gettarono addosso un mantello rosso da ufficiale e gli misero una corona di spine!

Come abbiano fatto gli Evangelisti a sapere tanti dettagli di quei gesti infami è un mistero, perché nessuno di loro era presente durante il pestaggio, ma è certamente probabile che, in qualche modo, gli stessi Romani si siano successivamente vantati di quella bravata e che il tutto sia diventato di pubblico dominio dopo.
