Morbillo trasmesso dai vaccinati, i ricercatori del governo confermano
Luigi Quintavalle
02/11/2018
La ricerca rivela che un individuo vaccinato non solo può essere infettato dal morbillo, ma può anche diffonderlo ad altri che sono anch’essi vaccinati contro di questo – ma cercando di usare ciò per confutare che la somministrazione di due dosi di vaccino anti-MPR sia “efficace al 97%”, come ampiamente affermano.
Uno degli errori fondamentali nel considerare l’efficacia del vaccino contro il morbillo sta nel pensare che il ricevere il vaccino anti-morbillo-parotite-rosolia (MPR) equivalga all’immunità contro tali virus.
Infatti, è comunemente richiesto dalle organizzazioni sanitarie, come i CDC, di inoculare due dosi del vaccino anti-MPR poiché solo così “efficace nel prevenire il morbillo nel 97% dei casi”, nonostante un corpo voluminoso di prove contraddittorie da epidemiologia ed esperienza clinica.
Questo pensiero erroneo ha indotto l’opinione pubblica, i media e il governo ad attribuire l’origine dei focolai di morbillo, come quello riportato a Disney nel 2015 (e che ha portato alla SB277 quello stesso anno, spogliando lo Stato della California del diritto alle esenzioni vaccinali, tranne quelle ‘mediche’), ai non vaccinati, anche se il 18% dei casi di morbillo si è verificato in coloro che erano stati vaccinati contro di esso e difficilmente la doppia dose del vaccino ha confermato questa “efficacia del 97%”.
L’ovvia fallibilità del vaccino è anche indicata dal fatto che ora il CDC richiede due dosi.
Ma i problemi relativi al fallito vaccino MPR sono molto più profondi. Innanzitutto, comportano profondi rischi per la salute (oltre 25 dei quali li abbiamo indicati qui: pericoli del vaccino MPR), incluso un aumento del rischio di autismo, che uno scienziato senior del CDC ha confessato alla sua agenzia, che non giustifica il rischio, dato che il morbillo non è solo non mortale ma conferisce benefici per la salute significativi che sono stati convalidati nella letteratura biomedica.
In secondo luogo, non solo il vaccino MPR non riesce a conferire coerentemente l’immunità, ma coloro che sono stati “immunizzati” con due dosi di vaccino MPR possono ancora trasmettere l’infezione ad altri – un fenomeno di cui nessuno sta segnalando la fretta di dare la colpa al non vaccinati o minimamente vaccinati per l’epidemia.
I vaccinati per MPR possono ancora diffondere il morbillo (trasmissione secondaria).
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Non si sono verificati casi terziari nonostante numerosi contatti. L’epidemia sottolinea la necessità di un’accurata indagine epidemiologica e di laboratorio sui casi sospetti di morbillo indipendentemente dallo stato di vaccinazione.”
Perciò, un individuo vaccinato due volte, in un’epidemia di morbillo di New York, è stato trovato avesse trasmesso il morbillo a quattro dei suoi contatti, due dei quali avevano ricevuto due dosi di vaccino MPR e avevano risultati anticorpali presumibilmente protettivi contro l’IgG del morbillo.
Questo fenomeno – il vaccino contro MPR rilevato all’origine dell’infezione di altri casi di vaccinati con MPR – è stato ignorato dalle agenzie sanitarie e dai media.
I dati corroborano la possibilità che, durante l’epidemia di morbillo a Disney, i vaccinati precedentemente (non noto di quel 18%) possano essere stati infettati o già stavano eliminando il morbillo da un vaccino e trasmesso il morbillo sia ai vaccinati che ai non-vaccinati.
Inoltre, questi scienziati dei CDC e del NYC Bureau of Immunization hanno identificato la “necessità” di “un’indagine approfondita epidemiologica e di laboratorio sui casi sospetti di morbillo indipendentemente dallo stato di vaccinazione”, cioè che si dovrebbe poter escludere il fallimento vaccinale e l’infezione sparsa da parte di.
Invece, quello che sta accadendo ora è che, nel momento in cui si verifica un’epidemia di morbillo, l’atteggiamento è quello di “incolpare la vittima” e che i media e/o le agenzie sanitarie riferiscano circa tale epidemia come se fosse provato che gli afflitti siano sotto- o non- vaccinati, spesso senza prove sufficienti per sostenere queste affermazioni.
Chiaramente le parti interessate nel dibattito circa vaccini/non vaccini avrebbero bisogno di guardare la situazione attraverso la lente delle prove stesse e non quella data da una scienza che agisce solo mediante proclami facendo richieste alle autorità.
Sorprendentemente la verità è stata soppressa per decenni.
Venti anni fa è stato constatato che il vaccino per MPR possa infettare praticamente tutti i suoi destinatari con il morbillo.
Gli scienziati che lavorano al Centro Nazionale per le Malattie Infettive dei CDC, finanziato dall’OMS e dal Programma Nazionale per i Vaccini, hanno scoperto qualcosa di veramente inquietante sul vaccino MPR: porta a un’infezione rilevabile da morbillo nella stragrande maggioranza di coloro che la ricevono.
Il foglietto illustrativo del vaccino anti-MPR prodotto da Merck riporta che esso possa causare l’encefalite da morbillo (MIBE), una forma rara ma potenzialmente letale di infezione del cervello, per morbillo.
Per saperne di più, leggi il mio articolo sull’argomento “Il morbillo diffuso dai vaccinati: conferma di documenti dell’OMS, della Merck e del CDC“.
Smetti di incolpare il vaccinato quando fallisce il vaccino
La morale della storia è che non si può incolpare i genitori di non vaccinati per la morbilità e la mortalità delle malattie infettive quando la vaccinazione, anche nella sua pseudo immunizzazione, non impedisce a quelli che vengono vaccinati di infettare altri.
In effetti, le epidemie secondarie al fallimento del vaccino contro il morbillo e lo spargimento in popolazioni conformi alle vaccinazioni fino al 99% sono avvenute per decenni.
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