Cesenatico da paese di pescatori ad importante centro turistico
Cesenatico da paese di pescatori è diventata una cittadina turistica, fra le più importanti, della riviera adriatica romagnola.
Al censimento del 2011 la popolazione è di circa 25.000 unità.
Il nome le deriva dalla vicina città di Cesena di cui fu porto e la sua storia non è altra che quella di questo scalo marittimo, che i primi Cesenati costruirono all’inizio del 1300.
Il porto canale leonardesco di Cesenatico costituisce l’asse principale attorno al quale ruota la sua storia e la sua vita.
Il suo porto canale fu, ieri, luogo di transito, stazione di posta, di cambio di cavalli e di locande.
Oggi la città è una stazione di soggiorno molto conosciuta ed apprezzata in Italia e in Europa. Italiani e stranieri qui riscoprono il segreto e lo spirito romagnolo, che compiono il miracolo di una calda ospitalità, offrendo oltre alla storia e alla tradizione, la sua cucina, la sua spiaggia con 130 stabilimenti balneari, i suoi alberghi, la sua splendida passeggiata a mare attrezzata a campi giochi per bambini e le sue accoglienti pensioni familiari. Cesenatico ha conosciuto dagli anni ’50 in poi uno sviluppo turistico, urbanistico e architettonico importante.
Agli operatori turistici si affiancano nel periodo estivo, migliaia di attività minuscole e negozi di ogni genere a conduzione familiare.
Sul piano architettonico, il centro storico presenta edifici ottocenteschi o tardo ottocenteschi e il porto canale ricorda tanto Venezia.
Cesenatico, come la città lagunare, soffriva del fenomeno della subsidenza con frequenti allagamenti del suo centro storico, ora non più.
Dal 2004 con la costruzione delle paratie all’imbocco del porto canale, tali allargamenti non si ripetono più. Non mancano ville, villini, alberghi, bar, ristoranti, che danno calore umano, allegria, ospitalità.
Le opere più importanti da ricordare sono la chiesa parrocchiale, il palazzo e il teatro comunale, il museo della marineria al chiuso e all’aperto (sul porto canale si dispiegano le vele dei trabaccoli, bragozzi, tartane… Sul porto canale si trovano: la casa natale del poeta Marino Moretti, la sede del Municipio e numerosi ristoranti ove si respira il profumo di pesce fritto.
Un altro canale, alimentato da una sorgiva, ove negli anni ’50 si trovava il delfinario (da decenni trasferito a Rimini), scorre la “Vena Nuova o Vena Lazzarini.” Caratteristica è la piazzetta delle conserve dove durante la stagione estiva si tengono eventi culturali aperti ai turisti.
Il simbolo di Cesenatico è il grattacielo di piazza Costa, luogo di incontro e di grande passeggiata sulla viale Carducci e che fronteggia lo storico “Grande Hotel” in stile inglese, sorto all’inizio del novecento. Si ricordano infine le pizzerie, le gelaterie, i pub, i locali di ritrovo e i negozi ubicati lungo l’interminabile viale Carducci, via Roma e il centro storico di Porto canale. Cesenatico è una cittadina molto accogliente per i turisti e, soprattutto, per un turismo familiare. La città è legata all’epopea garibaldina, quando la notte del 2 agosto del 1849, giunse a Cesenatico Garibaldi, in fuga, con la moglie agonizzante Anita, che morì nella vicina pineta di Pinarella frazione di Cervia.
L’eroe, con 200 seguaci braccati dalle truppe pontificie ed austriache, qui trovò i 12 ragozzi e una tartana per raggiungere la Repubblica di Venezia, che resisteva ancora all’assedio degli austriaci.
Garibaldi assume a Cesenatico la figura del santo laico, e perché no, anticlericale, come storicamente anticlericale e laica è tuttora la maggioranza dei romagnoli.
Dal 1884 il suo monumento campeggia nella piazza principale della città.
Il mito garibaldino rinverdisce, ogni anno, con la festa che si celebra ad ogni prima domenica di agosto.
Il vero santo patrono della città è San Giacomo apostolo, al quale è dedicata la chiesa parrocchiale e si festeggia il 25 luglio, mentre risulta caratteristica la processione con la benedizione a mare della statua della Madonna, ogni 15 agosto.
L’isola pedonale di viale Carducci, la Biblioteca comunale, il Museo della Marineria all’aperto su porto canale, piazzetta delle Conserve, Largo dei Cappuccini, la Casa di Marino Moretti e il Teatro Comunale sono tspazi che denotano l’importanza culturale di una città, che non ha la pretesa di avere solo una vocazione turistico - alberghiera. – gastronomica.
Anche quest’anno di grazia 2016 ho cantato la vecchia canzone “stessa spiaggia, stesso mare.” Mi sento quindi pugliese d’origine, milanese d’adozione e romagnolo per fedeltà alla sua riviera.
Cesenatico si rinnova, ma rimane il profumo dei pescherecci di Porto Canale e dei vicoli stretti del Centro storico con le case dei pescatori ristrutturate ed abbellite.
L’identità storico – culturale continua con il mantenimento delle tradizioni locali, feste, iniziative culturali d’interesse non solo locale, ma nazionale. Non mancano eventi internazionali anche di tipo culturale e sportivo.
Nel porto di Cesenatico trova rifugio il Battello “Daphne della Regione Emilia – Romagna” ,che svolge le sue ricerche scientifiche sulla stato di salute del mare Adriatico, sulla balneabilità e sull’inquinamento delle acque.
Non manca l’ospitalità e l’accoglienza nella vasta rete degli alberghi di ogni categoria, nei numerosi ristoranti, nei bagni lungo la spiaggia, nei locali sportivi e nei luoghi della cultura (museo della marineria, teatro, biblioteca…) e negli spazi ricreativi e sportivi.